Primo mistero del Dolore: L’agonia nel Getsemani - con meditazioni tratte dai testi di Maria Valtorta adoriamo il Signore con la preghiera, ringraziamo il Signore con la preghiera, abbracciamo il Signore con la preghiera La Santissima Trinità

MISTERI DEL DOLORE

Primo Mistero
L’agonia nel Getsemani



Gesù:
Ora dividiamoci.

Io salgo in alto, a pregare.
Con Me voglio Pietro, Giovanni e Giacomo.

Voi rimanete qui. E, se foste sopraffatti, chiamate. E non temete. Non vi sarà torto un capello.
Pregate per Me.
Deponete odio e paura. Non sarà che un attimo…. e poi la gioia sarà piena.

Sorridete.

Che Io abbia nel cuore i vostri sorrisi.

E ancora grazie di tutto, amici. Addio. Il Signore non vi abbandoni…..


Poi, Gesù dice ai tre apostoli presenti con Lui:

Fermatevi, attendetemi qui, mentre Io prego. Ma non dormite. Potrei aver bisogno di voi. E ve lo chiedo per carità, pregate! Il vostro Maestro è molto accasciato

Pietro risponde per tutti:
Sta’ tranquillo, Maestro. Vigileremo e pregheremo. Non hai che chiamarci, che verremo

Gesù li lascia e prosegue sino ad un grosso masso e lì inizia una lunga ed ardente preghiera:

Tu lo sai…..
Sono il Tuo Figlio…….
Tutto, ma aiutami…….
L’ora è venuta…..
Io non sono più della Terra.
Cessa ogni bisogno di aiuto al tuo Verbo…..
Fa’ che l’Uomo ti soddisfi come Redentore come ti fu ubbidiente la Parola….
Ciò che Tu vuoi….
Per loro ti chiedo pietà….
Li farò salvi? Questo ti chiedo.

Voglio così: dal mondo salvi, dalla carne, dal demonio….

Posso chiedere ancora?
È giusta domanda, Padre mio. Non per Me. Per l’uomo, che è Tua creazione e volle rendere fango anche la sua anima.
Io getto nel mio Dolore e nel mio Sangue questo fango, perché torni l’incorruttibile essenza dello spirito a Te gradito….


Poi si incammina. Torna verso i tre apostoli seduti intorno al loro fuocherello di sterpi. E li trova mezzo addormentati

Dormite? Non avete saputo vegliare un’ora sola?
Ed Io ho tanto bisogno del vostro conforto e delle vostre preghiere!


I tre sobbalzano confusi. Si sfregano gli occhi. Mormorano una scusa, accusando lo sforzo del digerire come causa prima di questo loro sonnecchiare:
“Ma ora pregheremo a voce alta e non succederà più”

Sì. Pregate e vigilate. Anche per voi ne avete bisogno

“Sì, Maestro. Ti ubbidiremo”

Gesù torna al suo masso ancor più lento e curvo.

Poi riprende a pregare e a meditare.

Deve essere ben triste la sua meditazione, angosciosa più che triste, perchè per sfuggirla Egli si alza, va avanti e indietro mormorando parole, alzando il Volto, abbassandolo, gestendo, passandosi sugli occhi, sulle gote, sui capelli, le mani con mosse macchinali e agitate, proprie di chi è in grande angoscia.

Si leva il mantello come avesse caldo. Lo guarda…. Il mantello tessuto dalla Madre

Lo bacia e dice:
Perdono, Mamma! Perdono!
Se lo rimette.

È tanto l’affanno che urla, per vincerlo, il nome di Pietro e Giovanni. E dice:
Ora verranno. Sono ben fedeli loro!

Ma “loro” non vengono. Chiama di nuovo. Pare terrorizzato come vedesse chissà che. Fugge veloce verso il luogo dove è Pietro e i due sono fratelli. E li trova comodamente e pesantemente addormentati.

Pietro!

Vi ho chiamato tre volte!

Dormite ancora? Ma non sentite quanto soffro?

Pregate.

Che la carne non vinca. In nessuno.

Se lo spirito è pronto, la carne è debole. Aiutatemi…..


I tre sono più lenti a svegliarsi. Ma infine lo fanno e, con occhi imbambolati, si scusano

Sono in un’angoscia che mi uccide!
Oh! sì!

L’anima mia è triste sino a morirne. Amici!.... Amici! Amici!


Ma i tre sono troppo carichi di sonno. Sembrano quasi ebbri tanto vanno traballando ad occhi semichiusi….
Gesù li guarda…. Non li mortifica con rimproveri. Scuote il Capo, sospira e torna via. Al posto di prima.

Chiama il Padre. Sempre più affannosamente…..

Oh!, dice.
È troppo amaro questo calice! Non posso! È al di sopra di quanto Io posso.
Tutto ho potuto! Ma non questo…..

Allontanalo, Padre, dal Tuo Figlio! Pietà di Me!.... Che ho fatto per meritarlo?


Poi si riprende e dice:

Però, Padre mio, non ascoltare la mia voce se essa chiede ciò che è contrario alla Tua Volontà. Non ricordarti che ti sono Figlio, ma solo Servo Tuo. Non la mia, ma la Tua Volontà sia fatta

Gesù geme, fra rantoli e sospiri proprio di agonia:

Niente!....Niente!.... Via!... La Volontà del Padre! Quella! Quella sola!.... La Tua Volontà, Padre. La Tua, non la mia…..Inutile.

Non ho che un Signore: Iddio santissimo.

Una legge: l’Ubbidienza.

Un amore: la Redenzione….

No. Non ho più Madre.

Non ho più vita.

Non ho più divinità.

Non ho più missione.

Inutilmente mi tenti, demonio, con la Madre, la Vita, la mia Divinità, la mia Missione.

Ho per Madre l’Umanità e l’amo sino a morire per Lei.
La vita la rendo a Chi me l’ha data e me la chiede, supremo Padrone di ogni vivente.
La divinità l’affermo essendo capace di questa espiazione.
La missione la compio con la mia morte.

Nulla ho più.

Fuorchè fare la Volontà del Signore, mio Dio.

Va’ indietro, satana! L’ho detto la prima e la seconda volta. Lo ripeto per la terza:
“Padre, se è possibile passi da Me questo calice. Ma però non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta”.

Va’ indietro, satana. Io sono di Dio

Poi non parla più altro che per dire fra gli ansiti:

Dio!
Dio!
Dio!

Lo chiama ad ogni battito di cuore, e pare che ad ogni battito di cuore il Sangue trabocchi.

Splende la luna sul povero Volto, e ancora più splende la luce angelica simile a quella del diamante bianco azzurro della stella Venere. E appare tutta la tremenda agonia nel sangue che trasuda dai pori.
E quando Egli tende le mani verso la luce angelica e le ampie maniche scorrono in su, verso i gomiti, appaiono tutti sudanti sangue gli avambracci di Cristo.
Nel Viso, solo le lacrime fanno due righe nette fra la maschera rossa.

L’erba del suolo è rossa di sangue. La luce angelica decresce piano piano. Poi viene come assorbita nel chiarore lunare.

Poi va dai discepoli. I tre dormono saporitamente. Gesù li chiama. Inutile.

Deve chinarsi e scuotere generosamente Pietro e successivamente Giovanni e Giacomo.

Giacomo crede che sia il fratello che lo chiama e dice:
“Hanno preso il Maestro?”

Non ancora, Giacomo, risponde Gesù.

Ma alzatevi ormai e andiamo. Chi mi tradisce è vicino
Litanie Alla Santa PASSIONE
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